Il 7 ottobre 2021, l’Aula del Senato italiano ha approvato con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astenuti, il ddl Salvamare, che prevede disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare. La legge è stata presentata nel 2018 dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa del Movimento 5 Stelle. Grazie a questa legge, i pescatori che recuperano plastica in mare con le reti possono portarla in porto, dove le autorità portuali devono riceverla in apposite isole ecologiche e avviarla al riciclo. Fino ad oggi, i pescatori erano costretti a ributtare in mare la plastica pescata per non essere denunciati penalmente per trasporto illegale di rifiuti. La norma vale anche per i laghi e i fiumi.
La nuova legge prevede anche altre importanti innovazioni. Saranno possibili campagne di sensibilizzazione, di informazione, di partecipazione organizzate da cittadini volenterosi con l’aiuto dello Stato. L’Educazione Ambientale entra prepotentemente in tutte le scuole italiane, con la raccolta differenziata obbligatoria. Inoltre, tutte le problematiche collegate alla desalinizzazione e la gestione delle relative salamoie saranno regolamentate in sede preventiva a determinate condizioni di sicurezza e sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale Nazionale.
La legge Salvamare è stata accolta con grande entusiasmo dalle associazioni ambientaliste e del settore marittimo, che l’hanno definita uno strumento efficace e concreto per ripulire il mare dalla plastica e migliorare la salute dell’ecosistema marino.
Attività per salvare il mare
La legge Salvamare è un passo importante per salvare il mare, ma tutti possiamo fare la nostra parte nella lotta contro l’inquinamento marino. Ecco alcune attività che i subacquei possono fare per salvare il mare:
Pulizia del mare
Partecipare alle attività di pulizia del mare organizzate da associazioni ambientaliste e del settore marittimo, come Marevivo e Legambiente, oppure organizzare autonomamente pulizie del fondale marino.
Sensibilizzazione
Sensibilizzare gli altri subacquei e i propri amici e familiari sull’importanza di salvare il mare e sull’impatto dell’inquinamento marino. Ad esempio, organizzare presentazioni e incontri per parlare della questione.
Raccolta differenziata
Insegnare la raccolta differenziata agli altri subacquei e fare in modo che tutti rispettino la raccolta differenziata quando si trovano in barca o in spiaggia.
Riduzione dei rifiuti
Ridurre la propria produzione di rifiuti e scegliere prodotti a basso impatto ambientale. Ad esempio, evitare l’uso di prodotti monouso come bicchieri e posate di plastica.