Il Roma fu una nave da battaglia della seconda guerra mondiale, la terza unità della classe Littorio. Con una lunghezza di 241 m, fu varata il 9 giugno del 1940 e rappresentò il meglio della produzione navale bellica italiana.
Era il 9 settembre 1943 quando a circa 16 miglia dalla costa del Golfo dell’Asinara, a nord della Sardegna, la Corazzata Roma venne colpita e affondata da un aereo tedesco. La nave colò a picco in 28 minuti e dei 1849 uomini dell’equipaggio, 1253 perderono la vita.
Sono passati 75 anni e, come ogni anno, la Marina Militare celebra a Brindisi, presso il Monumento al Marinaio d’Italia, e a Porto Torres, a terra e in mare in vicinanza del punto d’affondamento, la “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare”, in ricordo del sacrificio di quei marinai, militari e civili, che hanno perso la vita.
Quest’anno lo ha fatto conducendo, durante i mesi di luglio ed agosto, attività di ricerca per rilocalizzare il relitto dell’unità. Lo scafo era già stato individuato nel 2012 dopo decenni di ricerche a oltre 1.200 metri di profondità. Grazie alla tecnologia utilizzata dal cacciamine Vieste della Marina Militare, sono stati trovati alcuni pezzi del relitto, capovolti, all’interno del profondo canyon di Castelsardo.
In rete sono disponibili le immagini girate durante le operazioni di ricerca che sono testimonianza di memoria storica per ricordare gli uomini che hanno sacrificato la propria vita per il nostro paese.
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