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Grazie ad un sistema di monitoraggio satellitare un gruppo di scienziati americani ha seguito per due anni un gruppo di squali tigre facendo una scoperta sorprendente: anche questi grandi predatori emigrano seguendo gli schemi adottati da uccelli, tartarughe e mammiferi marini.

Fino ad oggi le abitudini di questi squali erano in gran parte sconosciute, soprattutto a causa delle difficoltà che comportava il loro tracciamento, ma ora la Nova Southeastern University della Florida ha portato a termine due anni di monitoraggio satellitare documentando le osservazioni in uno studio pubblicato su Scientific Report.

Contrariamente a quanto si pensava, non si tratta di animali stanziali, ma gli esemplari monitorati hanno percorso oltre 7.500 chilometri e viaggi di andata e ritorno ogni anno tra due ecosistemi molto diversi tra loro: dalle barriere coralline dei Caraibi al mare aperto dell'Atlantico settentrionale. Inoltre i ricercatori hanno osservato che gli squali hanno fatto ritorno nelle stesse aree di svernamento ogni anno, una scoperta che potrebbe avere implicazioni importanti negli sforzi volti alla conservazione della specie.