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Nell'area marina protetta delle isole Egadi continua la lotta contro la pesca a strascico con il posizionamento di altri 80 dissuasori alle reti illegali a Levanzo e Marettimo dopo i 72 installati nel 2012 attorno a Favignana.

Si tratta di blocchi di calcestruzzo a basso impatto ambientale, con Ph uguale a quello dell'ambiente acquatico marino, per facilitare l'attecchimento degli organismi marini e il ripopolamento ittico. I blocchi sono dotati di rampini in acciaio fatti ad uncino, in grado di intercettare la rete, renderla inutilizzabile e rilasciarla, per evitare pericolo per l'imbarcazione a strascico.

Finanziatore dell’operazione è l’azienda Rio Mare che per tre anni supporterà il parco marino anche nel recupero delle tartarughe marine, rafforzando dotazione e personale del centro di soccorso a Favignana, e implementando inoltre l'Osservatorio della foca monaca nel Castello di Punta Troia a Marettimo.