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Capo Palinuro è un promontorio roccioso della Campania, situato nel Cilento, tra il golfo di Velia e quello di Policastro. Conosciuto già nell’antichità per la pericolosità delle sue acque percorse da insidiose correnti, oggi è noto per la bellezza del paesaggio e per la rete di grotte subacquee che si sono formate nelle pareti calcaree a strapiombo sul mare.

Si tratta di luoghi suggestivi dove immergersi e queste 35 cavità, note come le Grotte di Palinuro, sono ambite mete subacquee per tutti gli appassionati di grotte e speleo sub.

Tra tutte le grotte, la più famosa è certamente la Grotta Azzurra, che deve il suo nome allo splendido colore delle acque, derivante dalla rifrazione della luce che durante le varie ore del giorno è in continuo cambiamento e dona alla grotta una magia unica.

La Grotta Azzurra, lunga 85 metri e larga 90, è caratterizzata anche da sorgenti sulfuree. Il percorso subacqueo, fra colonne calcaree e colate alabastrine, è affascinante e a seconda del percorso che si sceglie, può essere un’immersione adatta a tutti anche se, mai come in ambienti come le grotte, è sempre necessario affidarsi ad una guida esperta per godere di questo meraviglioso ambiente subacqueo in tutta sicurezza.

La Grotta Azzurra attraversa Punta della Quaglia partendo dall'ingresso principale, ad una profondità massima di 20 metri,  sovrastato da un diaframma di roccia sommersa al di sopra del quale entrano le barche, e la volta prosegue sotto la superficie, per raggiungere il grande ingresso secondario a 33 metri di profondità da cui filtra la luce che rende l'acqua turchese.

Proseguendo si accede alla grande sala centrale delimitato a sinistra da colonne di circa 3 metri di altezza mentre più avanti, nella famosa Sala della Neve, troviamo le sorgenti acquee sulfuree che sgorgano a 24° e permettono il proliferare dei batteri dello zolfo sotto forma di un soffice tappeto bianco che riveste le pareti.

Per quanto riguarda la fauna, è possibile osservare nudibranchi come la lumaca pellegrina, la viola flabellina, la vacchetta di mare e la planaria rosa, una sorta di verme piatto mentre la volta principale appare di un arancio intenso per la massiccia colonizzazione degli astroidi, madreporari sciafili che prediligono lo scuro e vivono solo al di sotto di una certa latitudine.