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Dopo gli scavi effettuati lo scorso settembre, la squadra di archeologi dell’Università di Napoli «L’Orientale» ha portato a termine la seconda campagna di ricerche subacquee nella Villa di Tiberio a Sperlonga.

Come ha dichiarato Fabrizio Pesando, docente di topografia antica e direttore della campagna di ricerca, il lavoro degli archeologi è stato orientato a studiare le strutture sommerse e semi sommerse poste nello specchio d’acqua adiacente alla Grotta e che si pensa possano costituire la zona residenziale della Villa. Ora, giunti alla fine dei lavori, gli studiosi sperano di poter fare una prima ricostruzione dell’aspetto che poteva avere la villa dell’imperatore Tiberio.

Alla campagna di ricerche subacquee, che si è conclusa il 9 maggio, hanno partecipato la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e Polo Museale e l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Sperlonga.