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Gli scienziati della comunità internazionale plaudono la proposta di Oceana (Organizzazione internazionale per la conservazione dell'ambiente marino), relativa alla richiesta di chiudere la pesca di fondo nelle aree di aggregazione dei piccoli di gambero rosa e merluzzo nello Stretto di Sicilia in modo da permettere il recupero delle popolazioni di queste specie sovrasfruttate.

Dopo aver ottenuto il parere positivo degli scienziati, l’organizzazione ambientalista chiederà dunque anche ai Paesi del Mediterraneo di approvare le zone di tutela biologiche al prossimo meeting di maggio a Roma e per questo la richiesta è già stata inoltrata alla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo della Fao (Cgpm).

Lasse Gustavsson, direttore di Oceana, ha dichiarato che l’azione dell’associazione è motivata dal fatto che gli stock ittici del Mediterraneo sono in pessimo stato e il 92% degli stock di pesce di fondo sono sfruttati in modo eccessivo e ancora non ci sono stati interventi per far fronte a questa situazione.