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Giovedì 19 marzo i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS), del Raggruppamento subacquei ed incursori Teseo Tesei hanno fatto brillare a 20 metri di profondità una bomba d’aereo statunitense rivenuta nell’area di Capaccio Paestum.

Dopo le ricerche effettuate dal cacciamine Chioggia l’ordigno, una bomba d’aereo statunitense del tipo Demo 500 molto deteriorata e contenente circa 250 chilogrammi di tritolo, è stato individuato a 56 metri di profondità. Gli incursori hanno imbragato la bomba che, fissata ai galleggianti, è stata portata a 20 metri dalla superficie e rimorchiata a più di 2 miglia al largo dove, una volta raggiunta l’area interdetta, è stata fatta esplodere.

La Marina ha assicurato che nessun danno è stato arrecato all’ecosistema perché per il brillamento sono stati scelti luoghi con fondali compresi tra i 700 e mille e l’esplosione è avvenuta mentre gli ordigni erano a poche decine di metri di profondità ed era stata accertata l’assenza di branchi di pesci nelle vicinanze.