Finisterre è una piccola località della Galizia che deve il suo nome ai romani che la consideravano l’ultimo lembo di terra conosciuta, e cioè Finis Terrae, confine della terra.
L’itinerario subacqueo che unisce questa località con Porto do Son è un percorso davvero unico che nasconde decine di relitti di velieri, galeoni, perfino aerei da guerra, affondati fra il XVI e il XX secolo al largo della costa nota come Costa della Morte che per secoli è stata crocevia delle grandi rotte di navigazione atlantiche e teatro di commerci, battaglie e naufragi, leggende e storie di mare.
Ora grazie al progetto Galizian Seas Finisterre Shipwrecks la autorità locali hanno deciso finalmente di valorizzare e far conoscere a tutti gli appassionati di subacquea un patrimonio davvero ricco di tesori sommersi e di storia. Il progetto turistico è accompagnato dal sito web http://www.galicianshipwrecks.com/FinisterreShipWrecks dove è possibile trovare tutte le informazioni sull’itinerario proposto che offre molto da scoprire anche a chi non sia appassionato di immersioni. Ai subacquei la rotta propone una dozzina di siti, selezionati fra gli oltre 200 relitti conosciuti dell’area, documentando la storia di ogni naufragio nelle visite guidate, con il supporto della tecnologia, per favorire la fruibilità di tesori e di risorse naturali dichiarate nel 2007 patrimonio d'Europa. Le persone che non amano le immersioni potranno invece addentrarsi nelle vicende storiche dalle battaglie navali del XVI secolo fino alla Seconda Guerra Mondiale, passando per il colonialismo britannico del XIX secolo, le guerre Napoleoniche, l'industrializzazione e il processo migratorio europeo verso l'America.