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L’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) ha inviato una lettera al commissario europeo all'ambiente, affari marittimi e pesca, Karmenu Vella, lanciando l’allarme circa l’invasione di specie aliene che potrebbe avvenire nel bacino del Mediterraneo in seguito al raddoppio del Canale di Suez i cui lavori sono in corso.
Secondo Piero Genovesi dell'Ispra, a capo del gruppo di specialisti di specie aliene invasive dell'Iucn (www.issg.org) composto da oltre 200 esperti da 40 Paesi, ad oggi sono già centinaia le specie tropicali già diffuse nel Mare Nostrum, anche a causa dei cambiamenti climatici, fra questi uno dei più recenti è il Lagocephalus sceleratus, o pesce palla argenteo, che per di più è anche tossico e quindi pericoloso per la salute dei consumatori. E anche le nostrane mazzancolle (Penaeus kerathurus) potrebbero essere minacciate da almeno dieci specie di gamberi già arrivati dal Canale di Suez. L’apertura di ulteriori varchi potrebbe quindi essere un serio rischio per la sopravvivenza di molte altre specie autoctone.