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Si chiama Whalesafe ed è stato presentato all'Università di Genova il progetto del costo di 1,8 milioni di euro, cofinanziato dalla Ue col programma Life+ destinato a monitorare e proteggere i capodogli dal traffico marittimo.

L’ammiraglio Vincenzo Melone della Direzione marittima di Genova ha spiegato che l’obiettivo del progetto sarà la tutela dei capodogli in una zona frequentata dalle barche da diporto e dalle navi.

Le informazioni captate dalle boe verranno inviate alla Capitaneria di porto che avvertirà così le navi presenti nell’area. Per monitorare la presenza di cetacei verrà realizzato un sistema di ascolto subacqueo in grado di captare i suoni emessi dai capodogli, esposti al rischio di collisione quando sono in fase di emersione.

Dopo aver rilevato la presenza dei catacei con una triangolazione sarà possibile visualizzare l’area, stimare il punto di emersione e avvertire quindi la Capitaneria che a sua volta allerterà le navi in transito nella zona individuata. Il servizio monitorerà l'area 24 ore su 24, con particolare attenzione ai due canali di Spotorno e Savona dove è più presente il traffico marittimo, un progetto che si spera possa espandersi a tutti i porto più trafficati del Mediterraneo dove si stima siano presenti 400 capodogli.