Si intitola «Uomini d’Acciaio 1900 – 1920» la mostra con la quale La Spezia ha deciso di onorare alcuni degli uomini che ai primi del ‘900 contribuirono in vari ambiti allo sviluppo della città e della sua economia. Grazie al materiale conservato sia presso gli archivi storici aziendali, sia presso gli archivi del territorio i visitatori potranno conoscere la storia di questi uomini che, come nel caso di Angelo Belloni, condussero vite degne di un romanzo d’avventura.
Nato a Pavia nel 1882, Belloni visse fra La Spezia, Genova e Cavi di Lavagna e la sua figura fu fondamentale per la storia delle immersioni subacquee e per l’origine dell’interesse per questa disciplina anche in ambiti diversi da quello militare. Dopo aver frequentato l’Accademia Navale, Belloni si interessò alle nuove armi subacquee prestando servizio al cantiere del Muggiano per i collaudi dei sommergibili. Negli anni ’30 mise a punto dispositivi di salvataggio da sommergibili immersi, quali «la vasca Belloni» e il «Cappuccio Belloni» e dopo lunghe vicissitudini, creò a Porto Santo Stefano una scuola per nuotatori subacquei o sommozzatori, introducendo per la prima volta questo temine che diverrà d’uso comune nei decenni successivi.
Sempre molto attivo sul fronte della ricerca bellica, nel corso dell’ultimo conflitto partecipò all’addestramento degli incursori subacquei realizzando anche dei sommergibili tascabili tipo CA, i famosi maiali adatti al trasporto di incursori. Nel 1959, dopo una vita lunga e avventurosa, morì investito da un tram che non aveva sentito sopraggiungere.
La mostra è allestita fino al 29 marzo 2015 presso la Palazzina delle Arti in Via del Prione 236 a La Spezia. È visitabile il mercoledì, giovedì dalle 15.00 – 18.00 e venerdì, sabato e domenica 10.00 – 18.00. Per ulteriori informazioni 0187.778544, comunicazione@laspeziacultura.it
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