Saranno presentate durante il World Park Congress che si svolgerà a Sidney dal 12 al 19 novembre le nuove mappe che andranno ad arricchire Google Ocean, lo strumento di mappatura dei fondali marini lanciato dall’azienda californiana qualche mese fa.
Presto sarà possibile esplorare i fondali della barriera corallina australiana e quelli della baia di Sydney grazie a questa sorta di Street View subacqueo alla cui realizzazione ha partecipato anche la ricercatrice italiana Mariasole Bianco, che lavora in Australia nella Commissione Mondiale delle Aree Protette (WCPA).
Grazie a Google Ocean tutti possono andare sott'acqua, muoversi negli abissi, fra i coralli, le montagne e i vulcani sottomarini e consultare inoltre mappe tridimensionali ad alta definizione dei fondali marini e come ha spiegato Mariasole Bianco queste tecnologie sono importanti anche perché permettono di conoscere sempre meglio l’ambiente marino aiutandone così la tutela e la protezione.