Tempo di lettura: < 1 minuto

Secondo il rapporto dell'Australian Academy of Science il piano del governo australiano che dovrebbe fermare il degrado della Grande Barriera Corallina sarebbe inadeguato a bloccare la rovina causata dal cambiamento climatico, della cattiva qualità dell'acqua causata dagli scarichi agricoli, della pesca e della rapida industrializzazione lungo la costa.

Secondo gli studiosi dell’accademia, ripristinare le condizioni ottimali della barriera corallina sarebbe necessario un maggiore apporto da parte della scienza rispetto a quello previsto ad oggi dal governo. A queste perplessità il ministro australiano dell’ambiente Greg Hunt ha ribattuto ribadendo che il piano è stato concepito per trovare un buon equilibrio fra la protezione dei coralli e uno sviluppo durevole, ma secondo gli scienziati le misure a breve termine previste sono troppo numerose mentre invece sarebbero necessari interventi di maggior respiro e a lungo termine finalizzati a ripristinare lo stato di salute dell'ambiente corallino.