Si è conclusa pochi giorni fa la campagna di scavi archeologici subacquei condotta dalla Soprintendenza del Mare nelle acque al largo di Licata dove gli archeologi hanno riportato in superficie reperti davvero interessanti. Dagli abissi è riemerso un misterioso disco metallico del diametro di 90 centimetri e dal peso di 200 chilogrammi, di epoca post-medievale il cui utilizzo non è stato ancora chiarito e che al momento si trova in fase di studio e tre ancore di pietra, perfettamente conservate, in uso nel Mediterraneo tra il II e il I millennio a.C.
Secondo gli studi più recenti l’isolotto di San Nicola, poco più di uno scoglio diviso dalla terra ferma da una striscia di sabbia di 120 metri soltanto, è uno più antichi approdi di tutta la costa meridionale della Sicilia, motivo per cui potrebbero essere ancora molti i reperti nascosti nelle acque prospicienti Licata.