È stato individuato pochi giorni fa da un gruppo di archeologi subacquei, a largo dell'isola di Zirje, vicino a Šibenik, in Dalmazia, a 28 metri di profondità, il relitto di un bombardiere monomotore di produzione tedesca modello Junker Ju 87, comunemente noto come Stuka. Secondo gli esperti di archeologia marina e della Sovrintendenza per i Beni Culturali della Croazia si tratterebbe di un aereo della Regia Aeronautica Italiana.
L’ottimo stato di conservazione del relitto rende il ritrovamento una scoperta eccezionale visto che, secondo la stampa croata, dei 6.500 aerei realizzati fra il 1936 e il 1945 solo i due esemplari esposti nei musei di Londra e Chicago sono arrivati a noi pressoché intatti.
Il direttore del Dipartimento per l'Archeologia Marina dell'Istituto croato per la conservazione dei beni culturali ha spiegato che l'aeroplano è intatto, seppur senza il motore che, dopo essersi probabilmente staccato al momento dell'impatto o di un atterraggio d'emergenza sulla superficie del mare, è stato ritrovato nelle vicinanze.
Secondo Davor Puric, del Museo militare del Ministero della Difesa croata, è possibile che lo Stuka sia stato abbattuto dalla difesa anti-aerea del Regno di Jugoslavia il 12 aprile del 1941, il sesto giorno della guerra lampo di Hitler e dei suoi alleati contro lo Stato balcanico. Non è escluso che portasse le insegne italiane dato che il velivolo venne dato in dotazione anche alla Regia Aeronautica, impegnata nel ‘41 appunto nelle operazioni in Albania e nell’allora Jugoslavia.