Una missione franco-italiana coordinata da Ispra e Università di Genova con Ifremer (Francia) sta portando avanti a bordo della nave oceanografica Asrea il progetto pilota Plastic Busters, una campagna di indagini per monitorare gli effetti inquinanti delle particelle di plastica lungo le coste toscane, liguri e corse.
Nel Mediterraneo ci sono infatti circa 250 miliardi di particelle di plastica, pari a 115 mila microplastiche a chilometro quadrato, materiali dispersi che sono pericolosi che non solo vengono ingoiate da tartarughe e pesci e vengono ingerite dagli umani nell'alimentazione, ma veicolano anche patogeni e assorbono contaminanti.
Obiettivo della spedizione, che toccherà nei prossimi giorni Sanremo, Corsica, Asinara per terminare a Livorno il 18 settembre, sarà quello di monitorare gli effetti delle microplastiche anche su cetacei e balene del Santuario dei cetacei. L’auspicio per il futuro è quello di creare un network internazionali in grado di mappare tutte le plastiche del Mediterraneo.