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Il London era una grande nave in legno costruita fra il 1642 e il 1660 e faceva parte della flotta inviata a recuperare Carlo II  per riportarlo in patria dopo la morte di Oliver Cromwell. Nel 1665, a seguito di una violenta esplosione a bordo, si inabissò nell’estuario del Tamigi al largo dell’Essex e da allora giace in questi fondali. Si tratta di un dei più importanti relitti che ancora si trovano nelle acque inglesi e il 18 maggio, per tentare di salvare dal disfacimento quel che resta della nave, è stato avviato uno scavo archeologico subacqueo condotto dall’ English Heritage e dalla Cotswold Archaeology.

I resti dello scafo non verranno rimossi, ma gli studiosi sperano di recuperare reperti utili per comprendere meglio come vivessero i marinai alla fine del ‘600. Gli archeologi subacquei hanno iniziato l’esplorazione dalla prua del relitto, localizzato per la prima volta nel 2005 a soli 18 metri di profondità nelle acque dell’estuario del Tamigi, e continueranno ad esplorare i resti nella stiva e nel ponte di stiva, dove si trovano ancora i cavi di ancoraggio, il ponte principale e le cuccette dei marinai. La speranza è quella di recuperare oggetti personali e utensili, oltre che palle di cannone e armi.