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Sono circa 200.000 le tartarughe Caretta Caretta che ogni anno vengono catturate accidentalmente dai pescherecci del Mediterraneo e di queste circa 70.000 muoiono a causa delle ferite riportate.
 
Ora grazie al progetto Tartalife finanziato dalla Commissione europea scendono in campo proprio i pescatori per cercare di preservare questa specie preziosa per l’ecosistema marino e oggi in pericolo. Per cercare di ridurre le catture accidentali causate dalle reti a strascico verrà sperimentato un dispositivo meccanico denominato Turtle Exculder Device, una griglia cucita all'interno della rete, prima del sacco terminale, che sbarrerà la strada alla tartaruga, ma non al pesce. Verrà poi promosso l’utilizzo di ami circolari con l’obiettivo di ridurre la cattura e l'ingestione degli ami da parte delle tartarughe mentre un dispositivo elettroacustico denominato Sea Turtle Acoustic Repellent terrà lontane le tartarughe dalle reti da posta.
 
Il progetto, coordinato dall'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona, vede la partecipazione del consorzio Unimar che raggruppa le associazioni di categoria Agci Agrital, Federcoopesca e Lega Pesca.