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Nel 2010 l’Australia e la Nuova Zelanda avevano portato il Giappone in giudizio presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja chiedendo una pronuncia sulla caccia alle balena ritenuta «mera attività commerciale, in violazione delle convenzioni internazionali e dell'obbligo a preservare i mammiferi marini e l'ambiente marino».

Ora a distanza di 4 anni il tribunale si è finalmente pronunciato decretando lo stop per gli arpioni giapponesi a caccia di balene nell'Oceano Antartico, per la corte internazionale infatti la caccia condotta dal Giappone «è illegale» e non ha «fini scientifici» e quindi va sospesa.

Tokyo ha dichiarato che con «rammarico e delusione», si adeguerà alla decisione riconoscendo «grande importanza all'ordinamento giuridico internazionale e allo Stato di diritto come fondamento della comunità internazionale». Esultano gli animalisti e tutti coloro ai quali sta a cuore la salute e l’equilibrio del nostro pianeta.