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Secondo uno studio condotto da scienziati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e dell’Università di Stanford e pubblicato recentemente su Science, i prodotti chimici derivati dal petrolio hanno un effetto negativo sulle funzioni cardiache dei pesci. Queste sostanze bloccano infatti lo passaggio di calcio e potassio all’interno delle cellule cardiache e ciò impedisce al cuore di battere correttamente.

Gli scienziati hanno condotto lo studio verificando l’impatto dell’acqua contaminata dal petrolio sul cuore di giovani esemplari di pesci e dalla ricerca emerge che il malfunzionamento dei meccanismi di base che coinvolgono il cuore riguardano tutti i vertebrati, esseri umani compresi.

Lo studio dal quale emerge anche come l’olio vecchio sia più dannoso di quello più recente, fa parte delle ricerche compiute per cercare di capire l'impatto del disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.