È stato denominato Ritmare (Ricerca Italiana per il Mare) il progetto finanziato dal Miur pensato per favorire la collaborazione fra tutti gli enti di ricerca che si occupano di mare in Italia e i principali consorzi universitari coinvolgendo diverse discipline e ambiti.
Per quanti riguarda la pesca, infatti, i ricercatori stanno portando avanti esperimenti il cui scopo è quello di ideare un nuovo tipo di peschereccio con impatto ambientale e costi minori mentre
per l’ambiente marino l'obiettivo è quello di riuscire a investigare a 3.000 metri di profondità la biodiversità legata a batteri e faune microscopiche che mai studiate sino ad ora.
Il progetto indagherà anche la pericolosità naturale del Mediterraneo, un bacino giovane
con vulcani sottomarini attivi, faglie attive in grado di generare maremoti e frane sottomarine, fenomeni per i quali gli scienziati stanno studiando nuovi metodi di osservazione. In questo ambito rientra anche il progetto di rafforzamento del sistema osservativo oceanografico, per la prima volta con strutture vicine al fondo mare, oltre che di superficie.