Il Mar dei Sargassi comprende una vasta porzione dell’Oceano Atlantico compresa fra le Grandi Antille ad ovest e le Azzorre ad est e deve il suo nome alle alghe di colore bruno che vivono in queste acque dandogli l’aspetto di una prateria.
Si tratta di un ecosistema importante per la biodiversità qui infatti vanno a riprodursi ogni anno grandi popolazioni di anguille provenienti dal continente americano, dall’Africa e dall’Europa la cui sopravvivenza però è sempre più minacciata dalle attività umane e dall’inquinamento.
Ora finalmente i governi di Bermuda, Azzorre, Principato di Monaco, Regno Unito e Stati Uniti hanno concordato un’azione comune volta alla salvaguardia di questo ambiente così delicato al fine di conservare l’habitat unico e ricco di biodiversità.
I rappresentanti delle nazioni che hanno assunto questo impegno si sono incontrati ad Hamilton, la capitale delle Bermuda, e hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti per impegnarsi attivamente nell’azione di salvaguardia attraverso gli organismi internazionale che regolano le aree al di là delle singole giurisdizioni nazionali, come l'Organizzazione marittima internazionale, le autorità regionali per la pesca e la Convenzione sulle specie migratorie.
Il Mar dei Sargassi ha sempre sofferto la mancanza di un organismo internazionale responsabile della sua conservazione e finalmente questa dichiarazione è un primo passo per controllare e, nel caso, arginare gli effetti negativi del trasporto e della pesca.