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È stato presentato a Bologna durante l’Eudi Show il progetto «Ombre dal Fondo», partito a ottobre 2013 con la mappatura di quattro relitti sconosciuti lungo le coste siciliane, Acitrezza, Caronia, Sant’ Alessio e Trapani.
 
Per la prima volta in Sicilia sono state applicate alla ricerca scientifica tecniche d'immersione innovative per operare in sicurezza a profondità elevate. Gli esploratori subacquei hanno potuto infatti operare oltre il limite dei 50 metri grazie all'utilizzo di miscele e del rebreather.
 
Anima del progetto il documentarista subacqueo palermitano Riccardo Cingillo che, insieme al suo team,  di esperti di ricerche in alto fondale, ha lanciato la sua sfida «Conosciamo appena il 2, 3 per cento del mare siciliano, uno scrigno di relitti ancora quasi tutti da rivelare».

Grazie alla collaborazione di Qanat Editore il progetto è diventato anche un libro fotografico di cui è già disponibile il primo volume che riporta immagini sub di grande suggestione e un diario di bordo che documenta il ritrovamento dei quattro relitti. Come ha dichiarato l’editore Toni Saitta: «Si è trattato di documentare il progetto scientifico, l’aspetto tecnico delle immersioni in alto fondale, facendo parlare i testimoni ancora vivi, un progetto di collana che si arricchirà di altri temi legati all’ esplorazione dei fondali, come le grotte o la biodiversità».

Il prossimo appuntamento con «Ombre dal Fondo» sarà 26 aprile presso il museo del mare all’ Arsenale di Palermo con la mostra fotografica itinerante dei relitti, raccontata in 30 pannelli tratti dal libro, e la presentazione della versione integrale del documentario.