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Il quotidiano online Global Times ha riportato nei giorni scorsi la notizia relativa alla prima immersione a 300 metri di profondità compiuta da un ente governativo cinese tramite l’utilizzo di una camera di decompressione subacquea. L’immersione è stata effettuata da 3 subacquei che il  9 gennaio scorso si sono immersi nelle acque del Mar Cinese Meridionale riemergendo il 12 gennaio, dopo avere effettuato la necessaria decompressione.

Wang Zhenliang , direttore della China Rescue and Salvage, agenzia del Ministero dei Trasporti, ha dichiarato che dopo questo primo successo ora la Cina sta lavorando allo sviluppo di una tecnologia subacquea che consenta ai palombari di andare ancora oltre e di immergersi a 500 metri di profondità.

L’utilizzo delle camere subacquee per effettuare immersioni a grandi profondità viene impiegato per l’esplorazione degli abissi, per la realizzazione di opere di ingegneria sul fondo marino e soprattutto per operazioni di soccorso. Fino ad oggi la Cina aveva condotto esperimenti in laboratorio, ma i subacquei cinesi non avevano mai raggiunto tali profondità durante una vera immersione.