Secondo uno nuovo studio pubblicato su Plos One, gli squali bianchi potrebbero avere una vita media molto più lunga di quanto si era pensato sino ad oggi, grazie alla datazione col radiocarbonio è stato infatti possibile stimare l’età di alcuni esemplari catturati nell’Atlantico Nord Occidentale fra il 1967 e il 2010 e i risultati sorprendenti hanno aperto nuovi scenari agli studiosi.
Per determinare l’età di uno squalo si è sempre utilizzato il metodo tradizionale contando le doppie bande di crescita nelle vertebre, come negli anelli degli alberi, ma non si è mai avuta la certezza che le bande si depositino con precisione ogni anno e di conseguenza l’età stimata è sempre stata approssimativa.
La tecnica del radiocarbonio, utilizzata in questo ultimo studio, misura i livelli di questa sostanza presente negli organismi viventi e, utilizzando come soglia temporale la quantità di radiocarbonio rilasciato nell’ambiente dalle esplosioni atomiche delle anni ’50 e ’60, gli studiosi sono in grado di determinare con certezza l’età di animali appartenenti a specie longeve come gli squali. Le vertebre esaminate dagli studiosi, fornite dal Predators Apex Program, hanno rivelato la presenza di un esemplare maschio di ben 73 anni mentre l’età degli altri squali variava fra i 6 e i 44 anni
Gli studi precedenti eseguiti su esemplari del Pacifico e dell’Oceano Indiano avevano sempre concluso che l’età media di uno squalo bianco si aggirasse sui 23 anni, ma ora questo nuovo studio apre uno scenario totalmente diverso sull’età di questi grandi predatori e sapere quanto possono essere longevi potrebbe aiutare gli esperti ad elaborare piani di protezione della specie più efficaci.
La lunga vita degli squali

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