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Il servizio dogane dell’Australia ha avviato una missione per sorvegliare il conflitto che scoppia ogni estate fra la flotta di protesta del gruppo ambientalista radicale Sea Shepherd e le baleniere giapponesi.
 
In un primo momento alla missione era stata assegnata una nave della dogana, ma in seguito il governo di Canberra ha deciso di avvalersi della sorveglianza aerea destinando invece la nave al controllo delle imbarcazioni di richiedenti asilo che entrano in acque australiane. La decisione di vigilare dal cielo ha però scatenato le polemiche degli ambientalisti secondo i quali il mezzo aereo non potrà essere efficiente nella difesa dei grandi cetacei.
 
Intanto anche quest’anno la lotta fra gli ambientalisti di Sea Shepard e le baleniere promette di essere agguerrita, tre pescherecci giapponesi sono al momento in navigazione verso l’Oceano Australe e gli ambientalisti si stanno preparando per boicottarli e impedire loro la cosiddetta «caccia scientifica», per usare la definizione che il governo giapponese dà della crudele opera delle baleniere.