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È stato pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin uno studio condotto dalla Syracuse University’s College of Arts and Sciences dove un team di studiosi ha sviluppato un sistema per il tracciamento e il monitoraggio dei livelli di rumore sottomarino in un habitat marino protetto.

Dai risultati appena pubblicati è emerso che i livelli di rumore subacqueo sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi decenni a causa delle attività umane e questo incremento ha avuto un impatto fortemente negativo sui mammiferi marini, per i quali il suono è il senso principale. Dallo studio è emerso infatti che l’inquinamento acustico dei fondali marini può mettere a rischio le attività fondamentale per la sopravvivenza dei mammiferi come la caccia e la comunicazione.