Sono stati individuate al largo delle coste di Australia, Cina, Nord America e Sudafrica delle enormi riserve di acqua dolce, si tratta di pozzi che secondo le stime conterrebbero 500 mila chilometri cubi d’acqua a bassa salinità, cioè il doppio della riserva d’acqua dolce presente sulla Terra sommando tutta quella di laghi, mari interni e fiumi.
La scoperta è dei ricercatori dall’Università australiana di Flinders, autori di uno studio appena pubblicato su Nature e che spiega come questo fenomeno, che anche gli scienziati pesavano fosse molto raro, sia in realtà abbastanza comune. Queste grandi riserve sottomarine appena scoperte, nate da normale flusso dell’acqua freatica verso il mare, si sarebbero create nel corso di migliaia di anni in epoche in cui il livello del mare più basso di quello attuale ha consentito all’acqua piovana di infiltrarsi nel suolo che oggi si trova sotto il mare. Gli enormi bacini, sigillati e separati dall’acqua di mare da uno strato di argilla, potrebbero diventare molto preziosi in un prossimo futuro quando le risorse idriche del pianeta saranno sempre più scarse.