Tempo di lettura: < 1 minuto

Il 9 novembre scorso nelle acque dell’Oceano Indiano, 100 chilometri al largo nelle acque dell’isola indonesiana di Karimunjawa, un gruppo di subacquei locali ha individuato i resti di un sottomarino che dopo un primo esame è stato identificato come un U-Boat 168, uno dei famigerati sottomarini killer della marina tedesca che nel 1944 incrociava nelle acque del Mare di Java. A bordo sono stati rinvenuti 17 scheletri dei membri dell’equipaggio comandato dal capitano Helmuth Pich, che sopravvisse insieme ad altri 26 marinai e che morì nel 1997 a 83 anni. Dal relitto sono emersi anche reperti che appartennero alla vita quotidiana dei marinai, come piatti di ceramica, batterie, un binocolo e una bottiglia di olio per capelli.

Ai comandi di Pitch il sottomarino compì 4 missioni prima di cadere, il 6 ottobre 1944, sotto il fuoco di un altro sommergibile, l’olandese HRMS Zwaardvisch.
Si tratta del primo ritrovamento di questo genere in acque indonesiane, i sottomarini tedeschi furono inviati in missione in queste acque nel 1942 con l’obiettivo di interrompere le forniture dall'Asia alla Gran Bretagna e il relitto potrà certamente fornire notizie interessanti su quanto è avvenuto nel Mare di Java durante la Seconda Guerra Mondiale.

Bambang Budi Utomo, capo del Centro di Ricerca Archeologico Nazionale Indonesiano, ha espresso la propria soddisfazione per l’importante ritrovamento anche se ha escluso la possibilità che il sottomarino possa essere recuperato dal fondale sia a causa dei costi che comporterebbe l’operazione sia per le grandi dimensioni del relitto.