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Durante il convegno Living Planet, che si è svolto ad Edimburgo, dedicato all'osservazione della Terra con i satelliti e organizzato dall'Esa in collaborazione con l'Agenzia spaziale britannica, sono stati presentati i dati inviati a terra dal satellite Cryosat 2, lanciato nel 2010 dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per misurare lo spessore dei ghiacci ai Poli. E lo scenario prefigurato per il futuro dell’Artico è davvero preoccupante: secondo queste informazioni i ghiacci perenni, che sino ad oggi hanno resistito anche alle temperature più calde dell'estate per tornare a crescere in inverno, non sono mai stati così sottili.

Secondo i dati rilevati dai satelliti, fra il 2020 e il 2030 in estate l'Artico potrebbe molto probabilmente essere libero dai ghiacci mentre in inverno resterebbe solo il ghiaccio annuale, in queste condizioni ci saranno così estati nelle quali si potrà navigare ovunque nell'Oceano Artico e inverni nei quali i ghiacci si riformeranno, ma saranno stagionali e molto più sottili di quelli perenni ormai erosi dal riscaldamento.