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Uno studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Newcastle e appena pubblicato su Nature ha rivelato che la pelle dei cetacei se esposta al sole produce un pigmento protettivo, proprio ciò che accade agli esseri umani quando si abbronzano.
 
Dallo studio è emerso che non solo la pelle di alcune specie di balene si scurisce dopo essere stata esposta al sole, ma una dose eccessiva di raggi solare può danneggiare il DNA mentre le cellule dell’epidermide possono riportare danni permanenti, proprio come accade agli esseri umani.
 
Il prof. Mark Birch-Machin, autore dell’articolo e professore di dermatologia molecolare all’Università di Newcastle, ha dichiarato «Le balene sono dei barometri che misurano il livello di raggi ultravioletti  presenti nei mari, studiare le loro reazioni all’esposizione solare è importante: sono animali molto longevi e ci possono aiutare a capire come stanno cambiando gli oceani».
 
L’articolo, dal titolo «Whales Use Distinct Strategies to Counteract Solar Ultraviolet Radiation», è disponibile gratuitamente sul sito della rivista Nature.