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Gli scienziati sono riusciti a decodificare la sequenza del DNA del Celacanto, il fossile vivente dei nostri oceani, e grazie a questa scoperta sarà ora possibile ottenere nuove informazioni su moltissime specie di mammiferi, anfibi e rettili oggi viventi e forse sarà anche possibile comprendere come abbiano fatto gli uccelli ad evolversi dai loro antichi antenati che nuotavano negli oceani. Il celacanto è infatti strettamente legato alla stirpe dei pesci che ad un certo punto dell’evoluzione uscirono dall’acqua occupando i cieli preistorici.

Dai primi esami è emerso come i geni di questo pesce siano stati caratterizzati da un particolare lentezza nel cambiamento, secondo gli studiosi questa attitudine potrebbe spiegarsi con l’ambiente in cui questo pesce è sempre vissuto, grotte marine che costituiscono un ambiente stabile poco soggetto a mutazioni.

Lo studio completo, pubblicato sulla rivista Nature, è disponibile gratuitamente a questo link