La missione oceanografica Altro condotta nell’ambito del programma europeo Cononet al quale hanno partecipato ricercatori, tecnici e studenti di varie istituzioni scientifiche nazionali (Università di Ancona, Bari, Milano-Bicocca e Trieste, Ispra) ed europee (Albania, Croazia, Monaco e Montenegro), tra cui Edmond Hajderi dell’Universitaà di Tirana e Vesna Macic, dell’Istituto di Biologia Marina di Kotor-Cattaro, ha scoperto che nei fondali marini del Mediterraneo al largo delle coste del Montenegro esistono grandi distese di camini calcarei, strutture che fino ad oggi erano state individuate solo nel Golfo di Cadice, al largo della Nuova Zelanda e nell'Oceano Pacifico lungo le coste del Nord America.
Gli studiosi, a bordo della nave oceanografica Urania del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), diretta da Marco Taviani e Lorenzo Angeletti dell’Istituto di Scienze Marine di Bologna (Ismar-Cnr), hanno potuto esplorare i canyon sommersi grazie all’utilizzo di un veicolo Rov (Remotely Operated Vehicle) che ha individuato, su un fondale fangoso a circa 450-500 metri di profondità, una vera e propria foresta costituita da camini calcarei, alcuni di altezza superiore a 50 cm.
Ora toccherà agli esami di laboratorio spiegare l’origine di queste misteriose strutture sottomarine.