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Tutti noi sappiamo che per praticare la subacquea senza rischi è necessario attenersi a poche, ma inderogabili regole che, se ignorate, possono mettere seriamente a rischio la vita dell’incauto subacqueo.

Ora però le forze armate statunitensi hanno deciso di aiutare i propri reparti subacquei a diventare dei super eroi in grado di compiere gesta incredibili, azioni che in condizioni normali potrebbero mettere facilmente a repentaglio la sopravvivenza di qualsiasi subacqueo.

Si tratta di un progetto al quale sta lavorando l’agenzia militare DARPA  (Defense Advanced Research Projects Agency’s) creata nel 1958 per preservare la sicurezza nazionale mantenendo sempre alto il livello tecnologico delle forze armate e l’obiettivo è quello di creare un dispositivo che consenta ai subacquei di eseguire in sicurezza manovre sicuramente fatali in condizioni normali come l’entrata in acqua in caduta libera da 35.000 metri di altitudine, azzerare il tempo di superficie nelle immersioni ripetute e aumentare fino a 200 metri la profondità di immersione senza bisogno di decompressione.

Si tratta di azioni del tutto impossibili per qualsiasi subacqueo, ma il DARPA è alla ricerca di una soluzione che, grazie alla sinergia fra algoritimi di controllo, sensori fisiologici e rilevatori di gas nel sangue, permetta la realizzazione di un dispositivo con un microsistema in grado di consentire prestazioni al limite dell’umano riducendo in modo esponenziale il rischio. Il dispositivo dovrebbe monitorare continuamente la circolazione sanguigna e il sangue del subacqueo attraverso una matrice ad ultrasuoni in grado di controllare la formazione di bolle contrastando il fenomeno, ove necessario, con la somministrazione di piccole quantità di ossido nitrico, meglio noto forse come monossido di azoto, un elemento in grado di agevolare processi come la vasodilatazione e la trasmissione degli impulsi nervosi con anche una funzione di anticoagulante.

Gli studi sono ancora in fase di ricerca e l’agenzia non ha ancora specificato che aspetto potrà avere questo dispositivo anche se chiaramente dovrà essere facilmente trasportabile dai soldati in missione.

Se mai questo dispositivo delle meraviglie in grado di fornire superpoteri subacquei venisse realizzato sarebbe bello che, in un prossimo futuro, potesse trovare applicazioni molto più pacifiche e interessanti nei campi della ricerca ambientale e dello studio degli oceani …