I ricercatori australiani del Bach Dang Battlefield Research Group in collaborazione con i colleghi del Vietnamese Institute of Archaeology, insieme alla Nautical Archaeology Society (NAS) e alla Monash University, hanno avviato una campagna di studio per scoprire e preservare il grande patrimonio subacqueo che si nasconde nelle acque vietnamite, una ricchezza in gran parte ancora sconosciuta.
Come ha dichiarato il Professor Mark Staniforth della Monash University, il saccheggio delle risorse subacquee del Vietnam si è protratto per più di 20 anni, in base agli accordi con le autorità, infatti, era concesso ai cacciatori di tesori impossessarsi degli oggetti ritrovati per rivenderli. Ora attraverso una nuova legislazione che proibisce questo comportamento si sta cercando di porre rimedio a questo fenomeno che, se continuasse, potrebbe causare la perdita di un grosso patrimonio culturale.
Le ricerche degli studiosi sono concentrate in modo particolare sui resti della flotta di Kublai Khan che nel 1288 fu sconfitta dai vietnamiti. Il sito attualmente si trova ricoperto dalle coltivazioni di riso e per riuscire a localizzarlo con esattezza saranno necessari strumenti come magnetometri, metal detector e radar in grado di penetrare il terreno.
Il team ha dunque iniziato le ricerche e presto verranno pianificate le attività per il prossimo anno.