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Sono appena terminate le Paralimpiadi che, grazie anche ai trionfi degli atleti azzurri, hanno riportato alla nostra attenzione le difficoltà che i disabili devono affrontare nella vita quotidiana. La subacquea ormai da anni è una delle discipline più importanti per aiutare le persone a superare le barriere, anche psicologiche, che ancora troppo spesso impediscono di vivere pienamente la loro esistenza e proprio durante i giochi olimpici di Londra è stato proiettato un piccolo film realizzato da Sue Austin, un’artista disabile che nella pellicola girata nel Mar Rosso, dal titolo Creating the Spectacle!, si muove in modo leggiadro a bordo della sua carozzina ammirando i fondali circostanti.

Il progetto subacqueo-artistico di Sue, che lei ha ribattezzato Freewheeling (a ruota libera), ha l’obiettivo di promuovere eventi d’arte realizzati da artisti disabili nei quali spesso si trovano accostamenti surreali e stravaganti che mettono lo spettatore di fronte a un punto di vista alternativo e inusuale quasi a volere mettere in risalto la realtà diversa con la quale questi artisti convivono.

Sue, che ha imparato ad immergersi presso il diving center Camel Dive nel Mar Rosso, oltre alla realizzazione di questo film, che è disponibile a questo link , spesso si esibisce anche in performance live, lo scopo della sua attività artistica è, secondo le sue parole «Alimentare nell’opinione pubblica il dibattito sul valore e sulla natura dell’arte contemporanea messa in relazione all’esperienza della disabilità e, grazie a questo, cominciare a smontare i molti pregiudizi che ancora colpiscono le persone disabili». In bocca al lupo Sue!