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Il primo stop all’attività subacquea per le persone affette da Diabete Tipo I risale agli anni ‘70 quando il BSAC (British Sub Aqua Club) pose un primo veto a causa di un incidente occorso ad un diabetico durante un’immersione anche se, ad un successivo riesame del caso, emersi negli anno ’90 che molti dei fattori che causarono l’incidente erano indipendenti dal diabete.
In seguito al riesame del caso e dopo aver constatato che molti individui affetti da Diabete Tipo I si immergono senza alcun problema, la comunità medica ha portato avanti e sviluppato il dibattito scientifico sulla questione.

Da un’indagine condotta da Divers Alert Network (DAN) nel 1993, emerse che l’associazione annoverava fra i suoi membri ben 164 subacquei diabetici (di cui 129 di Tipo I) che riportavano di aver fatto ben 27.000 immersioni senza mai incorrere in alcun incidente grave.

Nel 2005 a Las Vegas, durante l’annuale meeting della UHMS ( Undersea and Hyperbaric Medical Society) si è svolto un workshop su subacquea e diabete, sponsorizzato da DAN, al quale hanno partecipato più di 50 esperti, fra medici, ricercatori e clinici, provenienti da 7 nazioni.

Da quell’esperienza sono state tratte le linee guida «Guidelines to Diabets & Ricreational Diving» scaricabili a questo link
alle quali i subacquei interessati e gli istruttori possono fare riferimento per avere informazioni utili.

La comunità subacquea e scientifica auspica che presto venga pubblicato un aggiornamento delle Linee Guida che ad oggi cominciano ad essere datate.