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Fino ad oggi si era pensato che le Balenettore Comuni presenti nello Stretto di Gibilterra e nel Mare di Aloràn appartenessero alla popolazione stanziale del Mediterraneo, tuttavia da una ricerca svolta da un team internazionale di scienziati è emerso che molti di questi esemplari vivono in realtà dall’Oceano Atlantico e solo saltuariamente si trovano in queste acque dove l’intensità delle attività umane mette costantemente a rischio la loro sopravvivenza.

Nel 1991 la popolazione delle Balenottere Comuni (Balaenoptera physalus) presenti nel Mediterraneo era stimata in circa 3500 esemplari ma lo studio pubblicato ora su Marine Mammal Science mostra come in realtà questa cifra vada ridimensionata

«La popolazione del Mediterraneo è stata sovrastimata, includendo anche balenottere provenienti dall’Atlantico – ha dichiarato Manuel Castellote, l'autore principale dello studio e ricercatore del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOOA) di Seattle (USA) – Il nostro team di ricerca ha analizzato 29.822 ore di registrazioni di canti emessi da questi mammiferi proprio con lo scopo di individuare i limiti di distribuzione della Balenottera Comune nel bacino del Mediterraneo distinguendo questa popolazione da quella dell’Oceano Atlantico».

I risultati hanno rivelato che le Balenottere Comuni presenti nelle zone dello Stretto di Gibilterra e del Mare di Alboràn sono tutti esemplari che appartengono alla popolazione atlantica, che si spostano nel Mediterraneo in autunno e primavera. Dai risultati di questo studio emerge poi chiaramente la situazione critica di questi mammiferi marini in quest’area dove sono particolarmente soggetti a collisioni con navi mercantili e traghetti, la principale causa di morte per questi cetacei.

Comprendere quindi la distribuzione geografica e la dimensione della popolazione di balenottere comuni del Mediterraneo è essenziale per elaborare una efficace strategia di protezione e conservazione.