Un oggetto ancora non identificato è stato ritrovato nel maggio scorso nei fondali del Mar Baltico, a causa della mancanza di fondi e del cattivo tempo non è stato ancora possibile esplorare accuratamente la zona, secondo le ultime ipotesi azzardate da alcuni studiosi potrebbe trattarsi di un’arma segreta realizzata dai nazisti durante la seconda guerra Mondiale, un dispositivo che sarebbe dovuto servire a bloccare i movimenti dei sottomarini britannici e russi in questa zona strategica dal punto di vista bellico.
Si tratta di un oggetto dalle dimensioni di circa 60 metri per 10 ed è stato l’ex ufficiale della marina svedese Anders Autellus a ipotizzare che si possa trattare di un dispositivo bellico di costruzione tedesca. La struttura in acciaio e cemento potrebbe quindi essere uno dei reperti storici più importanti rinvenuti negli ultimi anni e la sua composizione potrebbe anche giustificare il malfunzionamento delle attrezzature elettriche che, nel raggio di 200 metri dall’oggetto misterioso, pare smettano di funzionare.
L’ipotesi che si tratti di un’arma è sostenuta anche da alcuni studiosi, mantenere il controllo in questo tratto di mare era infatti vitale per i nazisti in questo la maggior parte dei cuscinetti a sfera con i quali erano realizzati i carri armati arrivavano da queste zone e senza questi componenti l’esercito avrebbe subito una battuta di arresto.
Per ora rimane il mistero sullo strano oggetto, le ricerche quindi continuano nelle fredde acque del Mar Baltico