Il Triangolo dei Coralli si estende fra i mari di Indonesia, Filippine, Malesia, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone e Timor Leste: in questo tratto di mare, che occupa solo l’1% della superficie del pianeta, si trova il 30% delle barriere coralline mondiali, il 76% delle specie di coralli e il 35% delle specie di pesci che vivono sulla terra.
Secondo l’ultimo studio realizzato dal World Resources Institute (WRI) in collaborazione con l’USAID Coral Triangle Support Partnership (CTSP) e presentato al 12° Coral Reef Symposium a Cairns in Australia, più dell’85% della barriera del Triangolo dei Coralli sarebbe gravemente minacciata da eccesso di pesca, inquinamento e cementificazione delle coste.
All’interno del Triangolo dei Coralli la barriera corallina offre cibo alle comunità costiere e protezione per il territorio durante le tempeste tropicali ma i coralli oggi corrono seriamente il rischio di scomparire con gravi ripercussioni sulla sopravvivenza della popolazione.
«L'influenza che le barriere coralline hanno sulla vita delle persone non può essere sottovalutata – ha dichiarato Katie Reytar , una delle autrici del rapporto – gli effetti si estendono oltre i 130.000.000 di persone che abitano nel Traingolo dei Coralli e tocca tutte le persone che sul pianeta traggono vantaggi dalla pesca, dal turismo e dagli altri effetti positivi che la barriera corallina ha sull’ambiente»
Per questo, tra le molte indicazioni fornite dal rapporto, emerge la necessità di porre in atto immediatamente delle strategie per proteggere il Triangolo dei Coralli riducendo le pressioni antropiche che derivano soprattutto dalla pesca eccessiva effettuata con metodi distruttivi.
A questo link è possibile scaricare gratuitamente il rapporto completo.