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Una squadra di archeologi subacquei guidata da Paolo Baretti, Ispettore Onorario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, sta esplorando da quasi un mese le acque del lago di Varese, nei pressi dell’imbarcadero di Bodio Lomnago.

L'equipe è al lavoro per scovare i resti di un'enorme palafitta risalente a 3.600 anni venuta alla luce più di un secolo fa e che, coi i suoi 170 metri di lunghezza per 80 di larghezza, è quasi certamente la più grande della zona.

Sappiamo oggi che gli uomini preistorici hanno frequentato queste zone sulle rive del lago di Varese già a partire dal primo Neolitico, circa 7.200 anni fa, fino alla fine dell’età del bronzo, nel 900 a.C., altre 32 palafitte sono state infatti rinvenute nella provincia di Varese e in queste acque nel corso degli anni sono stati recuperati dal fondale selci, punte di frecce, raschiatoi e ceramiche.

Per comprendere lo sviluppo di questi insediamenti si sta portando avanti dal 2006 una campagna di ricerca grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dei Beni Culturali, dal Comune di Bodio Lomnago e dalla Provincia di Varese.
Lo scopo principale delle ricerche è individuare lo sviluppo della palafitta, attraverso la numerazione del settore, la catalogazione e la sezionatura dei pali che la sorreggevano, la raccolta del materiale, la campionatura e successivamente il disegno planimetrico.