Tempo di lettura: < 1 minuto

Si chiama Nautilus Lifeline, si tratta di un dispositivo in grado di lanciare un segnale GPS che fa sì che un subacqueo in difficoltà possa essere individuato sia dalla propria barca d’appoggio che da qualsiasi altra imbarcazione si trovi nel raggio di 18 chilometri.

L’inventore, Mike Lever, un capitano con più di 19 anni di esperienza, ha partecipato ad operazioni in condizioni di mare anche molto difficili e sa che, per quanto possa sembrare impossibile, può accadere di lasciare inavvertitamente un uomo in mare. E per eliminare questo tipo di incidenti, ha creato Nautilus Lifeline.

Il dispositivo ha una radio VHF incorporata contenuta in un guscio impermeabile che occupa lo spazio di un cellulare e che consente al subacqueo di parlare con la propria barca o con altre imbarcazioni nei paraggi.

Le sue funzioni principali sono la funzione chat, che consente di comunicare su una frequenza VHF preimpostata consentendo la comunicazione bidirezionale con la propria barca di appoggio; la funzione boat, che utilizza il canale 16, il canale internazionale per le emergenze, per comunicare anche con altre imbarcazioni e poi il canale di emergenza che lancia un segnale di allarme che può essere recepito da tutte le imbarcazioni presenti nel raggio di 18 chilometri.

Altre informazioni sono disponibili sul sito http://www.nautiluslifeline.com/