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Un pesce robot per la prima volta è riuscito ad interagire con dei pesci viventi influenzando il loro comportamento, un risultato straordinario che potrebbe rivoluzionare i sistemi sino ad oggi utilizzati per la protezione degli ambienti marini.

Il robot utilizzato durante questa ricerca, al quale sono state date le sembianze del Pesce Zebra, è stato realizzato dagli studiosi del Polytechnic Institute della New York University in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità; lungo circa 15 cm, è controllato a distanza dai ricercatori e programmato per adottare i comportamenti dei suoi simili.

I movimenti della coda del robot si sono dimostrati in grado di attrarre gli altri pesci, una capacità che, secondo i ricercatori, è stata favorita anche dall’attento studio delle sue forme, che richiamano quelle di una femmina fertile della sua specie.

Una telecamera è stata sistemata sopra la vasca dove si è svolto l’esperimento e sono stati eseguiti dei test per misurare quanto il pesce risultasse attraente per i propri simili o, al contrario, se venisse avvertito come un corpo estraneo e in tutti casi, costretti a scegliere, i pesci hanno scelto la compagnia del robot invece della solitudine. Maurizio Porfidi, uno degli autori principali della ricerca, ha dichiarato «Questi risultati ci hanno fornito la prova che è possibile progettare robot che vengano percepiti dai pesci come propri simili e ora continueremo a studiare le interazioni fra i pesci e i robot in sistemi ecologici complessi»

I risultati della ricerca sono stati pubblicati all’interno della rivista scientifica Bioinspiration and Biomimetics, l’articolo è disponibili gratuitamente a questo link