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Dopo 4 anni di riprese in 60 paesi, 200 specie di animali riprese e l’impegno di 12 troupe con gli operatori subacquei più bravi al mondo arriva oggi nelle sale italiane «Vita negli oceani», il docufilm di Jacques Perrin che ha spiegato così la sua opera: «Per esprimere la vita c'è bisogno di catturare il movimento. Non si possono studiare gli animali nei musei, bisogna andare alla stessa velocità. Così abbiamo assunto il punto di vista delle creature marine e abbiamo impiegato anni a realizzare delle macchine che andassero alla stessa velocità dei pesci».

Jacques Perrin, che vanta una lunga carriera con ben 128 film realizzati, fra i quali alcuni indimenticabili come «Microcosmos» e «Il popolo migratore», si è avventurato nel profondo degli abissi dal Polo fino ai Tropici passando per le Galapagos tenendo sempre ben presente la lezione del pioniere dell’esplorazione subacquea Jacques-Yves Cousteau. Un lavoro nato soprattutto per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della salvaguardia della biodiversità marina gettando uno sguardo emozionato e attento negli abissi brulicanti di una vita ricca e in grandissima parte ancora misteriosa.