Secondo uno studio realizzato dai ricercatori della British Columbia University, il numero di meduse presente nei nostri mari sarebbe in aumento nella maggior parte degli ecosistemi marini del pianeta.
Nella ricerca, pubblicata online sulla rivista Hydrobiologia, gli scienziati hanno esaminato i dati provenienti da 45 dei 66 ecosistemi marini più importanti del pianeta e hanno così riscontrato un aumento della popolazione di meduse nel 62% delle zone analizzate incluso Asia, Mar Nero, Hawai, Antartico e Mediterraneo.
«Non era ancora stato realizzato uno studio globale che unisse tutti i dati conosciuti sino ad oggi riguardo la diffusione delle meduse – ha detto Lucas Brotz, capo della ricerca – Nel nostro lavoro abbiamo preso in considerazioni tutti i dati scientifici esistenti dal 1950 in poi riguardati più di 138 specie di meduse diffuse nei mari del pianeta».
La convivenza degli essere umani con queste creature non è sempre facile, possono causare i problemi più diversi, dalle punture ai bagnanti all’intasamento delle centrali elettriche m alcune specie sono anche una indispensabile fonte di cibo.
«Unendo i dati delle nostre ricerche con quelli di ricerche non ancora pubblicate potremmo avere a disposizione uno studio veramente capillare e cercare di comprendere i motivi scientifici di questa proliferazione che così spesso si trova al centro di discussioni – ha dichiarato il ricercatore Daniel Pauly – Uno dei dai già emersi dal nostro studio e che ci fa riflettere è la constatazione che i luoghi dove si è registrato il maggior incremento del numero di meduse sono spesso aree fortemente colpite dagli esseri umani, attraverso l'inquinamento, pesca eccessiva e il riscaldamento delle acque.