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L’Attilio Deffenu era un incrociatore della Regia Marina Italiana, lungo cento metri e largo tredici, originariamente destinato al traffico di passeggeri, fu requisito per esigenze militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 25 novembre 1941, mentre scortava da Patrasso a Brindisi due navi mercantili italiane, il Deffenu fu silurato da un sommergibile britannico, gravemente danneggiato tentò di raggiungere la costa, ma si inabissò in un tratto sabbioso profondo poco più di 30 metri.

L’equipaggio fu tratto in salvo e dal quel giorno di novembre l’incrociatore giace a circa 3 miglia al largo di San Cataldo in provincia di Brindisi, lievemente inclinato a destra. Lo scafo è in discrete condizioni e parte del ponte in legno è ancora visibile. Il ponte della nave conserva ancora uno dei due cannoni, di cui l’incrociatore era stato dotato nel 1940, e parte dell'albero, giungendo sulla prua è poi possibile identificare il fumaiolo, il boccaporto e un secondo cannone.

Si tratta di un’immersione molto affascinante anche dal punto di vista naturalistico, vista la vivacissima vita marina presente nei dintorni del relitto, ma impegnativa in quanto si incontrano spesso condizioni di corrente forte e scarsa visibilità.