Tempo di lettura: < 1 minuto

Il futuro della Grande Barriera Corallina potrebbe dipendere dalla resistenza degli embrioni di corallo all’interno delle celle frigorifere: gli scienziati sperano infatti che possano resistere al congelamento in modo da preservarli dalla scomparsa.

I ricercatori del Smithsonian Conservation Biology Institute  insieme ad altri ricercatori hanno trascorso di recente due settimane sulla Grande Barriera Corallina australiana raccogliendo embrioni e sperma che sono ora conservati in celle frigorifere e dai quali potrebbe un giorno rinascere la vita nel malaugurato caso che queste specie di coralli dovessero scomparire.

Nella banca di embrioni congelati sono conservate per ora due specie, l’Acropora tenuis e l’Acropora Millepora e questo metodo di conservazione fino ad oggi è stato utilizzato con successo anche nelle barriere coralline dei mari caraibici delle isole Hawai. Grazie a questo sistema sarà in teoria possibile conservare la vita delle barriere anche per 1000 anni, sperando ovviamente che i nostri futuri lontani discendenti non si trovino mai nella drammatica situazione di dover ricorrere a questa sorta di «Arca di Noè» del mare.