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Presto potrebbe essere possibile accedere alle meraviglie subacquee dei fondali salentini comodamente seduti sul nostro divano di casa, il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento e dall’Esri Italia, azienda che opera nei sistemi informativi geografici, ha infatti stanziato 290.000 euro per la promozione culturale del salentino.

ll progetto prevede che il tesoro nascosto nei fondali del Salento venga reso accessibile a tutti sotto forma di archivio digitale, la Carta Archeologica Subacquea della Puglia meridionale sarà infatti resa disponibile a breve sul web e grazie a questo strumento le anfore e i relitti che giacciono nelle acque del mar Ionio e dell’Adriatico potranno essere ammirate anche da chi subacqueo non è.

Il completamento della digitalizzazione dell’archivio richiederà circa un anno di lavoro, occorrerà infatti effettuare in prima battuta un inventario dei beni da catalogare e successivamente, tramite la creazione di una banca dati, sarà possibile completare il progetto attraverso la messa online delle informazioni raccolte dalla prof.ssa Auriemma, responsabile scientifica del progetto.