La torpediniera «Lupo», col suo equipaggio composto da 105 marinai, fu affondata da 4 cacciatorpedinieri inglesi la notte del 2 dicembre 1942 al largo fra la Sicilia e la Libia mentre soccorreva i sopravvissuti del cargo «Veloce», colpito da aereosilutanti mentre faceva rotta verso Tripoli.
Ora, dopo 6 anni di ricerche sul fondo del mare condotte dal triestino Mario Arena, istruttore della Global Underwater Explorers e ricercatore dell’Underwater Frontiers , il relitto è stato individuato nel tratto di mare compreso fra Lampedusa e Tripoli a 100 km di distanza dalla costa.
Come ha riportato «Il Piccolo» di Trieste, insieme alla «Lupo» sono state individuati i relitti di altre 2 imbarcazioni, si tratterebbe del cargo «Veloce» e della «Casaregis» del Lloyd Triestino, anche se questa ultima attribuzione risulta ancora incerta.
Questo braccio di mare è stato uno dei più trafficati durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, qui transitarono dal 1940 al 1943 circa 900 imbarcazioni molte delle quali destinate agli approvvigionamenti delle truppe durante la Campagna d’Africa e il cui affondamento rientrava nell'ambito della strategia bellica.
Insieme a Mario Arena, uno dei subacquei più esperti d’Italia, si sono immersi fino a 130 metri di profondità alla ricerca del relitto Marco Cottafava , Laura Pasqui e Daniele Gualdani mentre in superficie c'erano due pescatori di Lampedusa, Mario e Antonio Brischetto.